MODELLO PSICOTERAPEUTICO

ISTDP (Intensive Short-Term Dynamic Psychotherapy)

La psicoterapia dinamica breve intensiva è una forma di psicoterapia sviluppata da Habib Davanloo che basa la comprensione dei disturbi psichici sulla teoria dell’attaccamento, ossia sulle conseguenze emotive di tali legami con le figure di accudimento primario e altre successive esperienze traumatiche.
Questi eventi lungo la crescita causano una cascata di emozioni e vissuti ansiogeni complessi che il soggetto è stato costretto a bloccare o evitare. 

Quando situazioni di vita successive alle difficoltà subite riattivano sentimenti analoghi a quelli provati in precedenza, si innescano parallelamente difese psicologiche e fenomeni ansiosi che possono condurre all'insorgenza di disturbi in ogni distretto corporeo e psichico come depressione, panico, somatizzazioni, conflitti interpersonali, dipendenze da sostanze e così via.

Dalla prima seduta, questa tecnica psicoterapica ha come obiettivo l'accesso all'inconscio, con possibilità per il paziente e il terapeuta di conoscere direttamente le forze dinamiche implicate nella genesi dei sintomi e dei disturbi caratteriali, così da permettere il trattamento della sintomatologia sia di tratto e che di stato.

Finalizzata ad accelerare il processo psicoterapico, l’ISTDP utilizza attivamente i concetti fondamentali della psicoanalisi: 

  • Ansia

  • Impulsi

  • Difese

Il punto cruciale di questo lavoro emotivo risiede nella possibilità di sbloccare le resistenze che risiedono nell'inconscio: mondo privo di parole, fatto di immagini, di sogni, di pulsioni e di sensazioni corporee. 

Il trattamento con ISTDP prevede che il terapeuta in modo interattivo aiuti il paziente a prendere contatto con questi processi inconsci in modo da liberare i meccanismi di blocco emotivo, focalizzandosi sull'ansia e sui sentimenti che emergono nel qui ed ora della seduta e chiarificando insieme al paziente i modi attraverso i quali questi blocca inconsciamente il fluire di ciò che sente. 

Così terapeuta e paziente vivono assieme, momento per momento, il dispiegarsi delle forze emotive che prima erano represse e che superate le prime fasi di tensione difensiva, schiudono una potente onda di guarigione, che dall'inglese viene chiamata “breakthrough”. Talvolta è sufficiente il primo breakthrough perché il soggetto avverta già un cambiamento interno e i sintomi si riducano, la maggior parte delle volte sono richiesti più breakthroughs perché si instauri un mutamento stabile, ma in ogni caso il processo avviene in tempi decisamente più brevi di quanto accada con psicoterapie “classiche”.


Freud ha scoperto l'inconscio, Davanloo ha scoperto come accedervi rapidamente. D. H. Malan